ph. Claudio Martinez
presente remoto
A Volume! la presenza di Eva Gerd si propone come un “non intervento”.
Proseguendo la ricerca incentrata sull’intimità emotiva, fisica
e finanche organica, l’artista sceglie di non impossessarsi
dello spazio ma di sentirlo.
La performance si sviluppa come un’ investigazione fisica e sensoriale.
La memoria degli interventi passati e delle energie assorbite
dal luogo nel corso della sua storia, non solo recente,
sono il campo di esplorazione.
In un ambiente che è stato manipolato, trasformato e marcato
dagli artisti, la Gerd cerca tra le crepe, gli angoli e lungo i muri
facendo riaffiorare il segno altrui attraverso la propria percezione.
La visione personale dello spazio emerge dal rigurgito di sensazioni
emotive e non necessita di sovrastrutture ambientali. Il segno stavolta
è dettato dalla espressività; il corpo si fa strumento di elaborazione
della memoria di fatti “altrui” filtrata attraverso la propria sensibilità.
Soltanto una luce fioca riconduce ad una condizione intima in cui tentare
il superamento del limite tra la pelle dello spazio e la pelle umana.
Federica La Paglia
Fondazione Volume!
2008
presente remoto
disegni a matita
pencil drawings
ca.20x30cm 2008